Associazione Specializzata di Razza riconosciuta dall'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana

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Questioni di pelle: le affezioni dermatologiche nel RR

di Cristina Di Palma • Medico Veterinario

di Cristina Di Palma
Medico Veterinario

Il Rhodesian Ridgeback è un cane a pelo raso che ha in comune con altre razze simili la tendenza ad andare incontro nell’arco della vita ad affezioni dermatologiche che possono avere andamento ciclico e recidivante. Molto spesso i distretti coinvolti sono contemporaneamente la cute dell’intero animale (dermatite), le orecchie (otite) e lo spazio interdigitale delle mani e dei piedi (pododermatite). L’età del soggetto, lo stile di vita e l’alimentazione sono variabili importanti da considerare per orientare il veterinario curante nella diagnosi. Le affezioni cutanee possono essere espressione di malattie sistemiche da indagare primariamente per poter mettere a punto la terapia migliore. Dopo un breve excursus di anatomia vengono trattate le principali patologie cutanee che affliggono comunemente il nostro amato crestato.

Cenni di anatomia

Il sistema tegumentario comprende la cute e gli annessi cutanei (unghie,ghiandole,peli). La cute ha molteplici funzioni tra cui prevenire la disidratazione e il surriscaldamento dell’organismo, è un organo polisensoriale nei confronti di stimoli tattili, termici, pressori, dolorifici, è una barriera nei confronti di microrganismi patogeni ed eventi traumatici. Quando la funzione di immuno sorveglianza viene compromessa, ecco che la barriera cutanea si infrange divenendo facile bersaglio di eventi patogeni di varia natura che determinano stati infiammatori, meglio conosciuti come dermatiti in senso lato. La cute si compone dello strato epidermico più superficiale, sottile, di spessore compreso tra 0,5 e 5 mm,costituito a sua volta da cinque strati. Il sottostante strato dermico è costituito dal letto vascolare cutaneo,dai bulbi piliferi, dai sottili muscoli responsabili del fenomeno dell’orripilazione, dalle ghiandole sebacee variamente modificate in rapporto alla sede anatomica di distribuzione (ghiandole ceruminose del condotto auricolare esterno, ghiandole sebacee della regione circumanale), dalle terminazioni nervose sensoriali.

Sede di lesione

Di seguito verranno brevemente trattate le patologie più comunemente riscontrate a carico della cute e delle orecchie.

La cute

Premettiamo che qualsiasi processo patologico a carico della cute viene definito dermatite, che viene classificata come segue in relazione alla eziologia sottostante.

Dermatite piotraumatica o piodermite superficiale: è una lesione batterica che coinvolge gli strati superficiali della cute solitamente secondaria a cause esterne (punture di insetto, piccole escoriazioni).
Le lesioni sono pruriginose e umide: il mantello assume il caratteristico aspetto tarmato. Generalmente i trattamenti topici con soluzioni antibioticoantisettiche sono sufficienti e risolutive.

Dermatite atopica: è la predisposizione genetica a sviluppare anticorpi contro allergeni ambientali e/o alimentari: la cute diviene costantemente infiammata e molto pruriginosa. Se non viene tempestivamente diagnosticata e adeguatamente trattata, la barriera cutanea superficiale rischia di deteriorarsi al punto tale da esporre il soggetto a ripetute infezioni sostenute da batteri (Staphylococcus intermedius) e lieviti (Malassetia) opportunisti. Entrambi innescano la cascata infiammatoria che indurrà il nostro cane a grattarsi nervosamente contribuendo all’indebolimento della barriera epidermica.

Dermatite da Malassetia: i lieviti del genere Malassetia sono, come gli Stafilococchi, dei commensali della cute del cane : i meccanismi difensivi della cute normalmente limitano la colonizzazione e l’infezione nei distretti più a rischio, ovvero spazi interdigitali, padiglione auricolare e condotto uditivo esterno, cute piatto cosce, ascelle, giunzione muco cutanea del cavo orale, perineo. Il RR sembra che abbia una certa predisposizione alla manifestazione della Malassetia sostenuta da Malassetia furfur specie lipo-dipendente, che sfrutta la predisposizione genetica all’adenite sebacea, ovvero un disturbo di secrezione di sebo cutaneo responsabile del cattivo odore, dell’aspetto untuoso del mantello al tatto e in alcuni casi dell’alopecia tarmata circolare o un aspetto rarefatto del mantello.
L’impiego nella dieta di integratori a base di oli omega 3 e 6, una adeguata shampoo terapia con prodotti sebo regolatori di solito sono in grado di normalizzare la secrezione ghiandolare e di ridurre la proliferazione delle malassetie.

Demodicosi: è sostenuta da acari del genere Demodex var. canis dalla caratteristica forma allungata del corpo, poiché risiedono nel follicolo pilifero e nelle ghiandole sebacee.
Tutti i cani nascono albergando, come commensali, sulla cute questi acari trasmessi loro per contatto dalla madre nel periodo post natale. La manifestazione clinica della demodicosi si associa a fattori intrinseci dell’ ospite (stress in corso di accrescimento, riduzione competenza immunitaria,malattie infettive), che consentono la moltiplicazione del parassita. La demodicosi localizzata è la forma clinica più frequentemente riscontrata nei cani giovani: possono essere presenti fino a 3-5 lesioni alopeciche, ben circoscritte associate ad un grado di arrossamento cutaneo variabile, in sede perilabiale, muso,testa collo, arti anteriori e posteriori. La cute affetta da demodicosi ha un colore rosso-grigiastro ed emana odore rancido quando contaminato di Malassetia. Il 90% delle forme localizzate guarisce spontaneamente di solito al raggiungimento della maturità sessuale in un tempo variabile dalle 4 settimane ai 4 mesi in assenza di complicanze batteriche e/o fungine.

Dermatite nodulare giovanile o istiocitoma: è una lesione di frequente riscontro in cani giovani di età compresa dai 9 mesi ai 3 anni. Si presenta come un nodulo unico o multiplo di piccole dimensioni, non pruriginoso, non dolente, localizzato sulla testa, sulle orecchie, sul collo e sugli arti che spesso va incontro a ulcerazione prima di regredire rapidamente e spontaneamente. Di solito non è necessaria alcuna terapia sebbene in qualche caso si osserva una reattività linfonodale aspecifica.

Papillomatosi: è una lesione epidermico-dermica proliferativa ,benigna, giovanile. I papillomi cutanei, meglio conosciuti come verruche sono ispessimenti del derma associato a proiezioni digitiformi che creano formazioni sporgenti multiple. All’origine c’è un DNA virus. La papillomatosi può essere trasmessa per contatto diretto o indiretto. Interessa i cani giovani e possono essere lesioni multiple o singole, di colore variabile, peduncolate, di diametro variabile dai 2 mm a 2-3 cm. Generalmente sono localizzate nella mucosa orale, cute degli arti, spazi interdigitali,labbra, cuscinetti plantari. Di norma sono benigni e regrediscono spontaneamente in un periodo variabile di settimane o mesi.

Orecchie

Le affezioni a carico dell’orecchio vanno distinte in lesioni a carico del padiglione auricolare e dell’orecchio ovvero le otiti esterne.

Vasculite del margine auricolare: è una patologia tipica dei cani con padiglione auricolare pendulo, caratterizzata da lesioni ulcerative con tendenza al sanguinamento soprattutto in seguito allo scrollamento violento del capo.
Può essere idiopatica, ovvero senza una precisa causa scatenante, oppure più spesso nel Rhodesian secondaria al trauma da scrollamento delle orecchie affette da otiti esterne di diversa origine. Il margine auricolare appare alopecico lungo i margini e un po’ ispessito con la presenza di ulcere di diverse dimensioni.
Alla base della manifestazione clinica della lesione c’è la particolare vascolarizzazione arciforme dei sottili vasi auricolari, che hanno facile tendenza a occludersi (trombizzazione) favorendo l’insorgenza di ulcere indolenti e non pruriginose. Se non si attua un tempestivo e risolutivo trattamento basato sull’impiego di farmaci ad uso sistemico vasodilatatori periferici e ad uso locale, per favorire il riassorbimento delle microtrombosi, si instaureranno lesioni necrotiche permanenti dovute alla perdita di tessuto.

Otite da Malassetia: almeno una volta ad ogni cambio di stagione il nostro delicato crestato ci viene incontro sbattendo nervosamente le orecchie, che appaiono arrossate, calde e dall’ aspetto untuoso del cerume scuro colore bruno cioccolato… Non possiamo sbagliare: la diagnosi è otite superficiale sostenuta da malassetia. All’origine della colonizzazione auricolare di questi lieviti c’è una reazione di ipersensibilità del sistema immunitario che reagisce in maniera abnorme a un qualsiasi stimolo che di per sé non sarebbe in grado di evocare alcuna risposta patologica. Questo tipo di otite va gestita bene subito all’insorgere dei sintomi pena la cronicizzazione, che rischia di essere refrattaria ai comuni protocolli terapeutici a base di prodotti topici.
Personalmente non consiglio l’impiego di sostanze ceruminolitiche per la pulizia ordinaria delle orecchie del Ridgeback poiché rischiano di minare l’integrità della barriera cutanea, essenziale quale protezione da lieviti e batteri, ma propendo invece per l’uso esclusivamente di soluzione fisiologica atta a rimuovere l’eccesso di secrezione sebacea prodotta dalle ghiandole ceruminose e privilegiato pabulum di crescita delle malassetie.

La cute riflette lo stato di salute dell’animale e se impariamo a pensarla e vederla come il risultato di un efficiente funzionamento metabolico di tutti i distretti corporei, allora potremmo accorgerci con largo anticipo di problemi ben più gravi sottostanti e mettere in atto tempestivi rimedi.

Per maggiori informazioni:

Dr.ssa Cristina Di Palma